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FRIULI ORIENTALE
FRIULI OCCIDENTALE
DOLOMITI ORIEN. / 2
DOLOMITI ORIEN. / 1
DOLOMITI OCCI

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D. / 2
DOLOMITI OCCID. / 1

 

 


NB: tutte le relazioni aggiornate per quanto riguarda le Alpi Giulie e le Carniche Orientali (gruppi Creta d'Aip, Cavallo di Pontebba e Sernio-Grauzaria) si trovano nella nuova pubblicazione Alpi Giulie e Carniche Orientali (ed. 2019)

clicca sull'immagine per accedere

 

 

FRIULI ORIENTALE
collana Roccia d'Autore n° 6
(vedi video presentazione)

Un'intera estate dedicata alla ripetizione degli itinerari, alla raccolta del materiale fotografico e di tutte le informazioni e relazioni che, ha portato finalmente ad un risultato che, speriamo, gli appassionati dell'arrampicata in Friuli sappiano apprezzare: i volumi "friulani" (divisi in Occidentale e Orientale) di Quartogrado, inseriti nella collana Roccia d'Autore.

Rispetto ai volumi dedicati alle Dolomiti (Occidentali/1, Occidentali/2 - nuova uscita -, Orientali), il taglio e la funzione della guida sono un po' diversi. Viene qui proposta una raccolta di itinerari più ampia rispetto alle "scalate scelte dolomitiche" in considerazione di vari motivi.

In primis si è cercato di valorizzare in qualche modo delle montagne e delle zone che, pur non avendo forse il richiamo ed in certi casi la bellezza alpinistica delle vicine Dolomiti, sono meritevoli di essere visitate, non fosse altro per il loro fascino di luoghi selvaggi e poco frequentati.

Abbiamo tenuto conto anche della scarsa o datata bibliografia, specialmente di questo tipo, cioè con relazioni dettagliate, rispetto ai Monti Pallidi. Ciò ci ha portato a tentare di coprire tutte le zone della regione con le vie che abbiamo ritenuto più meritevoli, anche se alle volte ha portato ad inserire nella raccolta itinerari che non sono di prim'ordine o di grande bellezza. Naturalmente senza nessuna pretesa di esaustività, anche tenendo conto del taglio di questa serie di guide che vuole che tutti gli itinerari proposti siano stati percorsi di persona dal relatore, si è comunque tentato di andare a visionare e relazionare le vie considerate classiche (cioè che contano alcune ripetizioni all'anno, ragionando con il metro di questi monti a volte dimenticati), o comunque conosciute. Qualche neo e rammarico rimane sempre, nonostante le buone intenzioni e nonostante la grande disponibilità di alcuni amici-collaboratori che hanno permesso di inserire in questa guida i loro resoconti delle scalate coprendo alcuni "buchi". In particolare, parlando dei due volumi friulani nel loro insieme, spiace non essere riusciti ad andare a percorrere la via Krobath alla Cima di Riofreddo, la Soravito al Creton di Culzei e la Perathoner alla Cima Dieci. Sarà per la prossima edizione!

Un'ultima differenza rispetto ai volumi "dolomitici" risiede nel fatto che si sono inseriti anche quegli itinerari a spit che possono considerarsi parzialmente alpinistici o in ambiente, in quanto alcune zone delle Alpi Friulane vivono, alpinisticamente, su questo tipo di tracciati, anche se, come ben noto, a volte è ben difficile segnare un netto confine fra via prettamente alpinistica e tracciato puramente sportivo.

In definitiva in questi volumi si ritroverà tutto il mondo verticale fuori dall'ambiente di falesia che va dalla via normale che richiede esperienza alpinistica alle grandi classiche, dai percorsi dimenticati alle vie a spit, alle vie prealpine "sui generis" presenti nel volume dedicato al Friuli Occidentale. Si proporranno salite esaltanti, begli itinerari e percorsi forse non molto validi dal punto di vista del gesto arrampicatorio ma interessanti per conoscere zone diverse in ambienti suggestivi. Un mondo comunque accomunato dalla voglia di mettere le mani sulla roccia e di salire in alto. In fondo, anche arrampicate non eccelse possono dare delle soddisfazioni a chi le sappia guardare con gli occhi giusti e sappia apprezzare la montagna al di là del movimento tecnico in sé e per sé.

Sarà quindi importantissimo saper leggere la guida e le sue indicazioni per poter scegliere l'uscita più remunerativa secondo le proprie capacità, i propri gusti e il proprio estro personale. Volutamente non sono state assegnate stellette o classificazioni di bellezza, in quanto troppo soggette all'inclinazione personale, mentre è stato stilato alla fine del volume un indice suddiviso per tipologia di vie, ognuna delle quali richiede capacità ed esperienze diverse.

Naturalmente, la redazione di un'opera di questo tipo ha comportato una mole di lavoro considerevole ed è per questo che sono stati uniti gli sforzi, nel senso più fisico della parola, dei tre autori principali e curatori (Saverio D'Eredità, Carlo Piovan ed il sottoscritto), e dei collaboratori. Al tutto è stato dato, attraverso verifiche personali sul campo, comparazioni ecc..., un'omogeneità di taglio e valutazione che si spera apprezzata, anche perché con la raccolta di informazioni da più fonti diverse si è cercato di limitare al massimo gli errori o le sviste comunque presenti in ogni guida. A tal proposito si invita vivamente i lettori a segnalarle o a rendere presenti eventuali aggiornamenti, per poter migliorare costantemente il materiale.

Un augurio di buona lettura e di buone scalate,

Emiliano Zorzi

 

 

 

SITI GEMELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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