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FRIULI ORIENTALE
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DOLOMITI ORIEN. / 2
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DOLOMITI OCCI

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D. / 2
DOLOMITI OCCID. / 1

 

 

DOLOMITI ORIENTALI (parte 1)

NOTIZIE TECNICHE e COME USARE LA GUIDA

Struttura della guida

Le salite sono state organizzate nelle seguenti zone:

•  Civetta
•  Moiazza
•  Falzarego e Fanis
•  Tofane
•  Averau - Cinque Torri
•  Croda da Lago - Lastoni di Formin
•  Pelmo
•  Dolomiti Zoldane (Bosconero e Spiz di Mezzodì/Tamer)
•  Cristallo
•  Marmarole
•  Cadini di Misurina
•  Tre Cime di Lavaredo
•  Dolomiti di Sesto

Nei tratti fondamentali è la stessa delle guide precedenti.

Per ogni singola via vi è:

•  una breve introduzione con impressioni e notizie di carattere generale. Dato il taglio della guida, la lettura attenta di questa parte sarà fondamentale per poter scegliere l'itinerario rispondente ai propri gusti, alle proprie attitudini ed alle proprie capacità sia tecniche sia alpinistiche nel senso più ampio del termine, anche tenendo conto dei rischi derivanti dalla scalata in ambiente;

•  una scheda riassuntiva di presentazione nella quale appaiono i dati essenziali:

•  PRIMI SALITORI ;

•  SVILUPPO : si considera sempre lo sviluppo totale sul terreno del percorso dall'attacco all'uscita (non il dislivello altimetrico); nel caso vi siano tratti di trasferimento a piedi, vengono segnalati;

•  DIFFICOLTÀ: si riporta la difficoltà tecnica massima dei passaggi espressa secondo la tradizionale scala UIAA. Le difficoltà riportate tendono ad essere generose piuttosto che strette, in quanto una valutazione severa delle difficoltà è normalmente una fonte di problemi ed ansia per l'alpinista "medio".

•  TEMPO PREVISTO : questa è una delle indicazioni più suscettibili alla capacità personale. Anche qui, come per le difficoltà, i tempi sono stati calcolati con un buon margine e, naturalmente, si riferiscono ad una salita su terreno sconosciuto ed effettuata per la prima volta: tenete anche conto che se la via è già conosciuta spesso il tempo si può quasi dimezzare.

•  ROCCIA: si danno indicazioni generali sulla qualità della roccia; generalmente si ricorre agli aggettivi; ottima, buona, discreta, friabile.

•  MATERIALE : l'indicazione sul materiale utile o indispensabile da portare è sempre molto delicata e difficile da esprimere. Per pura questione di comodità si riporta quasi sempre la dicitura NDA (anche se in realtà una "normale dotazione alpinistica" in quanto questa risente profondamente delle capacità tecniche, di un insieme di abitudini personali consolidate). Il materiale che si intende incluso in questa NDA comprende casco, imbraco, due mezze corde da 60 m, sei-otto cordini o fettucce di varia misura e una decina di rinvii, una scelta di friend e/o stopper e, sempre, almeno 4 chiodi e un martello. Ulteriore materiale aggiuntivo viene eventualmente segnalato nella singola scheda di ogni via.

•  PUNTI D'APPOGGIO : si i rifugi o bivacchi che possono servire da punti d'appoggio. I loro dati ed i loro accessi sono specificati nelle schede introduttive ai gruppi.

•  una descrizione del percorso di avvicinamento , dal punto d'appoggio o di partenza più comodo fino all'attacco della via. Non è riportata nessuna indicazione su come raggiungere il punto d'appoggio (rifugio o bivacco che sia) in quanto presente nella scheda introduttiva o, comunque, scontata;

•  salita: in questa parte vi è la vera e propria relazione tecnica della via, tiro per tiro. Nella descrizione della lunghezza di corda si riportano, quando necessario, le caratteristiche dei singoli passaggi. Alla fine sono evidenziati i dati complessivi del tiro (lunghezza totale, difficoltà e stato di chiodatura al momento della ripetizione);

•  discesa: è riportata dettagliatamente ogni discesa, che spesso è la parte che l'alpinista deve affrontare con maggiore attenzione. Come è noto l'ascensione termina una volta giunti a casa, non una volta arrivati in cima.

•  Foto: sulla (o sulle) foto è sempre riportato il tracciato del percorso con la suddivisione in tiri di corda.

 

Classificazione delle difficoltà

Per quanto riguarda la scala UIAA che è stata usata per descrivere i singoli passaggi pare superfluo riportarne la classificazione. Qui si ricorda solo che, contrariamente alla norma comune, i gradi vengono espressi in numeri arabi (esempio 4°) e non in numeri romani (IV) in quanto di più immediata visualizzazione.

Abbreviazioni e simboli usati

Nelle relazioni, per questioni di comodità, sono state usate alcune abbreviazioni ricorrenti:

Abbreviazioni tecniche

A = anello cementato
C = chiodo (si segnalano quelli presenti normalmente in parete; non quelli da piantare)
ca. = circa
CD = corda doppia
CL = clessidra (sono segnalate solo quelle estremamente evidenti o con cordoni già presenti)
CU = cuneo in legno
D = dado (sono indicati i dadi rimasti incastrati e presenti in parete, non quelli da usare durante la scalata)
dx = destra, destro, di destra
E = est
ev. = eventuale, eventualmente
F = fermata; questa lettera, associata ad A, C, CL, S o D, indica quando gli ancoraggi sono usati come ancoraggi di sosta o di discesa (CF = chiodo di sosta).
FR = friend (sono indicati i friend rimasti incastrati e presenti in parete, non quelli da usare durante la scalata)
min = minuti
N = nord
O = ovest
S = sud o spit
sx = sinistra, sinistro, di sinistra

Foto integrative, correzioni e chiarimenti disponibili in rete

Sul sito www.quartogrado.com , gestito dallo stesso autore, per ogni via descritta si possono trovare foto dei vari tiri di corda, di passaggi particolari o prese da altre prospettive che, per evidenti motivi di spazio, non sono state inserite nella guida. Inoltre, dal sito è possibile scaricare tutte le foto ad alta definizione dei percorsi, che possono essere comodamente stampate in ogni formato.

Nel sito saranno anche riportate sullo stesso sito eventuali correzioni, aggiornamenti, chiarimenti o cambiamenti sostanziali di attrezzatura, percorso, varianti ecc...

Fra l'altro, si invitano i lettori a segnalare gli eventuali errori o aggiornamenti (è impossibile che non ce ne siano!) a postmaster@quartogrado.com , in modo da poter costantemente fornire informazioni il più attendibili possibile.

 

RINGRAZIAMENTI

Un grande grazie alle mani e menti, degli amici e compagni di cordata, che hanno collaborato con passione e disponibilità, fornendo materiale, relazioni, foto, correzioni e integrazioni che hanno contribuito alla completezza ed alla correttezza di questa guida che, senza di loro, ben difficilmente avrebbe potuto prendere forma con la puntualità e (si spera) precisione dovute.

Luca Brigo (relazioni numero 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 16, 18, 20, 22, 43, 44, 49, 54, 83);

Saverio D'Eredita (relazioni numero 15, 24, 39, 77);

Andrea Della Rosa (relazioni numero 45 e 80);

Roberto Geromet (relazione numero 36);

Raffaello Patat (relazione numero 87).

 

 

 

SITI GEMELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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